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Abbandonato su di un binario a subire i danni del tempo.
Un tesoro di storia italiana marcisce per scarsità di fondi.
La casualità della vita a volte assume aspetti davvero eccezionali e l’aiuto ti viene in contro quando ormai non sapevi più che fare.
Dovevo realizzare una foto per il calendario del Gruppo Foto Lions Italia per il 2023 e il tema erano i treni. Non volevo fotografare mezzi moderni, ma antichi locomotori o carrozze ma ho scoperto che non sono affatto semplici da trovare.
Incredibilmente sono venuto in contatto e sono stato aiutato dal Museo Ferroviario di Savigliano in particolare dal sig. Beppe Sinchetto, persona meravigliosa e preparatissima, che mi ha accompagnato a fare un viaggio nel tempo in un mondo tanto bello quanto affascinante.
Che in buona parte si sta perdendo per sempre.
Esiste i ogni paese un patrimonio storico, composto da mille sfaccettature, alcune più note come l’arte, la musica, gli edifici storici, altre quasi dimenticate e quindi destinatarie di poche risorse economiche per la loro cura e conservazione.
In tutto questo è scritta l’incredibile storia di un popolo, la sua crescita, i suoi errori, la sua forza, la sua creatività. Tutto ciò che nei secoli lo ha caratterizzato e reso unico. Ma la storia non è fatta solo di arte o di bel canto, ma anche di quei mille oggetti, sovente umili e sconosciuti ai più, che nel quotidiano ne hanno permesso la crescita. Che ne sono stati l’anima.
Ho avuto l’inaspettato e grandissimo dono di essere preso per mano e portato dentro l’incredibile storia che permea tutti i mezzi ferroviari disponibili presso le due strutture (una a Torino e una a Savigliano) del Museo Ferroviario Piemontese. Ed è stata un’esperienza che non dimenticherò mai più per la meraviglia di ciò che ho visto e per l’intensità delle emozioni che ho provato.
Nelle strutture del museo sono presenti e intimamente legati tre diversi mondi:
A) I mezzi meravigliosi perfettamente restaurati e mantenuti che sono esposti al pubblico
B) I mezzi in fase di restauro che godono delle cure amorevoli e dell’incredibile preparazione di un gruppo di appassionati che con risorse erogate assolutamente ridicole per i tempi attuali e con tanta, tantissima passione (e in molti casi con fondi propri) realizzano con grande abnegazione il restauro di questi mezzi
C) I mezzi in deposito che stanno di fatto marcendo al sole in attesa di un restauro che forse non avverrà mai.
Passare tra queste meraviglie, entrarvi dentro, sentirne i profumi (non gli odori!), sfiorare le loro componenti con la mano chiudendo gli occhi e immaginando le voci e le storie di tutti coloro che vi hanno lavorato o vissuto sopra, vi assicuro che è un emozione talmente forte da essere quasi “violenta”, comunque meravigliosa.
Invito chiunque a organizzare una visita magari in gruppi scolastici o di amici, perché se riuscirete a lasciare il cellulare in tasca in quei minuti, gli appassionati che vi guideranno vi faranno fare un vero viaggio nel tempo.
Geolocalizzazione: 44°38’28.482″ N 7°39’48.864″ E
Obiettivo: 12 mm. su 12-24 mm. Tempo: 1/180
Diaframma: f/11
ISO: 100
