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Danimarca: biciclette come se piovesse!
Anche quando piove davvero.
Poco tempo fa ho trascorso un po’ di tempo nella città Aarhus in Danimarca dove si è trasferita una persona a me cara.
I primi giorni sono stati per me un doppio shock.
Il primo perché faticavo a credere a quanto i miei occhi vedevano.
Il secondo a chiedermi il perché dei diversi comportamenti di questo meraviglioso popolo e quindi ad apprezzarne gli enormi vantaggi.
Appena sceso dal bus che mi ha portato dall’aeroporto alla stazione centrale vengo letteralmente circondato da una moltitudine di donne in stato di gravidanza che passeggiano con almeno un paio di bambini, e inoltre da una quantità incredibile di biciclette. Per ora vi parlerò delle biciclette.
Sono ovunque e con le fogge più strane (almeno per me!). Non ci sono mountain bike come da noi, ma una marea di mezzi chiaramente da città e cavalcate da qualsiasi tipologia di cittadino. Altra curiosità è il fatto che pochissime sono a pedalata assistita elettricamente nonostante salite e discese seppur non estreme, non manchino.
Questa regola viene invece totalmente sovvertita per le numerosissime bici (come accidenti si potrebbero definire?!?) di tipo familiare (come si diceva da non un tempo per una tipologia di autovetture) che hanno al posto della ruota anteriore una coppia di gomme che sostengono una sorta di “grossa scatola” in molti casi dotata di splendide protezioni contro la pioggia.
Resto basito a vedere cosa viene trasportato in questi strani mezzi: ovviamente bambini ma anche… padri, mamme con i figli, divani e addirittura nonni! Ça va sans dire TUTTI con il casco in testa (divani esclusi).
A questo punto mi è “esplosa” in testa la domanda: ma perché?
Perché così tutti fanno dell’ottimo movimento peraltro prettamente anaerobico, perché così non hanno traffico automobilistico (in due settimane NON ho visto UNA sola coda), perché non hanno problemi di parcheggio, perché si spostano molto più rapidamente, perché così inquinano pochissimo, perché così i mezzi pubblici sono praticamente sempre vuoti, perché…
La situazione è così incredibile per un mediterraneo, che sono rimasto senza parole a vedere un ponte che attraversa i binari del treno. Su tutta la lunghezza hanno costruito una struttura (quasi tutta coperta!) con delle rastrelliere a doppia altezza dove chiunque può liberamente parcheggiare la propria bici al livello inferiore o a quello superiore!
Quanto da imparare.
Geolocalizzazione: 56°8’59.415″ N 10°12’10.7553″ E
Obiettivo: 105 mm. su 24-105 mm. Tempo: 1/400
Diaframma: f/4
ISO: 100
